giovedì 6 gennaio 2011

L'omicidio d'Avetrana diventa un vero business.

Claudio Scazzi, Gianni Conversano
     S'inizia l'anno ancora con un nuovo show sull'omicidio Scazzi. Va in scena per il 2011 il calendario dedicato alla scomparsa della povera Sarah. Il fratello Claudio si è prodigato a chiedere l'immagine di alcuni personaggi famosi per promuovere, con le loro belle faccine di bronzo, un canile, a suo dire il sogno di Sarah. Ammesso che il sogno di Sarah fosse avere quello di fondare un canile nella sua città, cosa a cui non si può obiettare la veridicità (chi può saperlo se non il fratello), ci chiediamo è questo l'unico modo per fare della beneficenza? O meglio ancora, è questo il modo per fare solidarietà?

     Cosa c'entra lo star system italiano con il truce omicidio di Avetrana? Perchè in questo paese pure per fare beneficenza ci si deve rivolgere a Lele Mora, Fabrizio Corona & company? Le persone che comprano un calendario al solo scopo di fare della beneficenza lo farebbero anche se su quelle pagine ci fossero solo dei cani. Per queste ragioni ci viene da pensare che lo scopo per cui quelle belle faccine messe su quelle pagine del calendario sono solo un modo per mostrarsi e farsi della pubblicità. Un sottile gioco per sfruttare uno dei casi "televisivi" dell'anno, far parte di quella fiction andata in onda tra ottobre e novembre che ha reso famosi avvocati, giudici, carnefici e presunti presentatori.

Presentazione cal
endario
     A nostro parere questo è uno scandalo mediatico che pone l'accento sul vero valore della vita. Speculare sulla solidarietà è un atto vile senza alcun pudore, speculare poi sulla morte di una bambina è cosa ben più grave. E chi ha autorizzato ad usare la propria immagine (per la verità nullità dello spettacolo, visto che la loro attitudine è solo quella di mostrarsi davanti alle telecamere senza ma e senza sé) come l'ex tronista Gianni Conversano, il nulla come Patrizia De Blanck con figlia, o Marina Ripa Di Meana dovrebbe guardarsi in faccia e soprattutto analizzarsi dentro e piano piano poco a poco vergognarsi del loro essere!

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