giovedì 20 gennaio 2011

Un italiano sconfortato. Bunga Bunga, Zalone e Avetrana.

    Salve mi presento, sono una persona italiana da circa 28 anni (ne ho altrettanti) che non riesce più ad uscire di casa perché prova molta vergogna per la condizione esistenziale (essere italiano) che lo mette in vero e proprio disagio, in uno stato confusionale che spesso alla mattina quando si sveglia gli fa dire allo specchio: "Vado via da questo schifo di nazione..."

L'ultimo TOTEM italiano.
     Mentre in questi giorni imperversa in tutta la nazione il successo e l'eco dell'ultimo film di Checco Zalone (emblema, secondo me, di questa mia nazione involgarita dalla testa ai piedi) che batte in spettatori il capolavoro di Roberto Benigni, mentre non si fa che parlare altro di Bunga Bunga ministeriale di party del Papi con tette, culi e altri oggetti del genere che si possono trovare su di un unico oggetto quale la donna è secondo tre quarti della nazione.... mentre accade tutto questo muoio, tremendamente muore la mia identità di artista, di studente, di futuro lavoratore... muoio. Dove bisogna andare per stare più sereni, per non chiudere in un cassetto blindato i propri sogni da far realizzare.... dove trovare la libertà... Ma forse pure in Sudan, forse perché no in Iran... forse ovunque.
Un party all'italiana.
     Rientrando nel mio senno penso però poi che in fondo non sono proprio questi i paesi dove la libertà regna sovrana e le donne non siano oggetti... però già il pensarlo per conto mio è stato grave. E' un fallimento governativo, parlamentare, non lo so, di certo l'Italia ha fallito in tutto. Difatti secondo una statistica europea, la nostra patria è indietro in tutto, due milioni e mezzo di ragazzi non studiano e non lavorano, meno di una persona su due legge un libro. Statistica che sembra affermare cruenta che i miei compatrioti (eufemismo) hanno messo da parte la cultura, il professionismo eregendo a totem un enorme fallo in base al quale valutano occasioni, speranze e futuro... un vero e proprio pensiero del cazzo. Così facendo l'Italia non può che non regredire, arenarsi, infangarsi con la sua putrida e schifosa gente.

     Ma tranquilli sembrano rispondere i nostri politici, tanto c'è la storiella del Bunga Bunga, la storiella di Avetrana, il film di Zalone che vi fa da ninna nanna, vi calma, vi tiene buoni, sereni al calduccio delle vostre case, già le nostre case che non hanno più l'ICI, l'unico luogo dove si può restare, perché fuori non si puo' proprio più andare.... si è a disagio senza soldi, né speranze, tutto sale. Sale la benzina, i pedaggi, le assicurazioni, il mattone, la rabbia e la sfiducia, l'unica cosa che resta uguale da un po' di tempo, purtroppo è questo schifo d'Italia!

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