domenica 23 gennaio 2011

Nonna Fernanda e il diabolico cappuccetto rosso-Il delitto della domenica

E' così che la trovano, in una fredda mattina di gennaio, la trovano morta ammazzata nel suo appartamento di via Tirolo, a Brindisi.Il corpo è di Fernanda Ricciardi, 84 anni portati con serenità e leggerezza, amava la vita ed era perfettamente autosufficiente e amata dai figli e, soprattutto i nipiti.
L'omicidio risale alla sera prima e l'assassino l'ha uccisa intenzionalmente, senza rubare alcunché.
Il quartiere e l'intera città sono increduli dinnzi a questo efferato delitto.Accanirsi su una povera nonnina con ben 94 coltellate ha una parvenza di diabolico.Ora per i figli di Fernanda viene il momento più difficile: dare la notizia ai nipoti, i quali adoravano la nonna, più difficile ancora sarà spiegarlo a Davide, nipote prediletto di nonna Fernanda, però Davide studia Giurisprudenza a Milano,anzi proprio quella mattina doveva dare un esame, quindi si ha tutto il tempo per prepararlo al tragico evento.
La sera il ragazzo viene avvertito della sciagura e si precipita a Brindisi, appresa la notizia, non è più lo stesso.Si chiude in casa e non intende ripartire per Milano, la morte della nonna l'ha colpito profondamente.
Ma gli investigatori che dicono? Niente.Sono passati ormai due mesi da quell mattina e l'inchiesta resta ferma lì, il caso si avvia a prendere la strada dell'archiviazione.Qualcosa è stato fatto, ad esempio mettere sotto controllo i telefoni dei familiari, scavare nel passato di Fernanda, ma niente, non si arriva da nessuna parte.
Però, quasi mentre stavano revocando il controllo sui telefoni dei parenti, alle orecchie dell'agente balza una frase che desta una cera perplessità:"A volte dentro di me c'è un mostro che colpisce e che non riesco a fermare".Questa frase viene riascoltata più volte.
Il telefono in questione è quello di Davide.Che parla con un'amica.Cosa avrà voluto dire?Di quale mostro parla? A cosa allude?Si procede ai controlli del caso, ma non è questa la pista da seguire.Davide è l'unico ad avere un alibi di ferro, era a Milano.Le studentesse con cui divide l'appartamento possono ranquillamente confermarlo.E poi è bastato controllare i tabulati telefonici con le chiamate della mamma, che lo chiama ogni sera.No, meglio non perdere tempo, l'assassino bisogna cercarlo altrove.
Ma, per scrupolo, tanto per fare, un'occhiata alla lista passeggeri dei voli Brindisi-Milano, il giorno del delitto, la si può sempre dare.
La soluzione sta in alto alla schermata in ordine alfabeto: sul volo AirOne delle 15.20 del 23 gennaio, c'era un posto riservato al sig.Antonelli Davide.Il nipote.
Proviamo una ricostruzione.Il pomeriggio del 22 gennaio, il ragazzo che studia Giurisprudenza a Milano, acquista un biglietto ferroviario per Brindisi e prenota un volo, sulla stessa tratta, destinazione inversa per il girno successivo.La sera è nel suo appartamento milanese, dove riceve la telefonata della mamma, poi dice alle coinquiline che uscirà, farà tardi e dormirà fuori.Invece va alla stazione e sale sul Milano-Brindisi della notte.Dopo un lunghissimo viaggio, arriva a Brindisi.
Il givane si dirige verso casa della amata nonna che gli vuole un gran bene, a cui vuole un gran bene.L'anziana donna sente suonare, strano, visto la tarda ora, ma aperta la porta la tensione si scioglie, che sorpresa pensa la nonna, il mio Davide è tornato e mi ha fatto questa bella improvvisata.Il sorriso felice di lei svanisce quando, Davide, dallo sguardo torvo e glaciale estrae il coltello.Negli occhi di Fernanda vi è un misto di orrore e incredulità.Il seguito è di 94 coltellate.Quindi il ragazzo, sporco di sangue, infila il giaccone e scappa in aeroporto a prendere il volo per Milano.Così alla sera riceverà la solita telefonata di mamma.Il giorno dopo, sosterrà il suo esame alla Bocconi e a sera riceverà la nefasta telefonata, che lui giocoforza già conosce.
A questo delitto non ci saranno mai una risposta, nemmeno Davide sà realmente perchè lo ha fatto, dice di ever sentito una voce interiore, e per questo ha massacrato la sua adorata nonnina.
Davide Antonelli viene dichiarato mentelmente instabile e ricoverato in un ospedale pschiatrico.
Finiscono così, la storia e la vita  di Fernanda, uccisa dal suo nipote preferito, il quale ha messo a punto un piano perfetto, studiato nei minimi dettagli, e una lucidissima follia ha armato la su mano, tanto da infliggere al provato corpo della nonna novantaquattro coltellate, novantaquattro, più dei suoi anni.

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