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Scena quotidiana nelle frontiere carceri italiane |
Noi pensiamo che se questi flussi non vengono regolati, in qualche modo assottigliati, la situazione andrà sempre di più a peggiorare. Se la nostra nazione non può garantire un'occupazione stabile ai propri cittadini è inimmaginabile che possa accontentare tutti gli immigrati che cercano lavoro, a meno che quest'ultimi non si accontentano di essere sfruttati, malpagati e senza sicurezza lacuna. E a vedere come vanno le cose, sembra che i suddetti scelgano senza problema la seconda opzione. Questa scelta porta a delle conseguenze sull'economia e sulla possibilità d'occupazione un problema che può essere definito anche grave e non come molti dicono: banale e generico. Il problema e che effettivamente gli immigrati aiutano l'economia malavitosa in Italia (paese che ne ha molta), e che riducono di molto il prezzo delle buste paghe degli operai italiani, oltre che le possibilità di nuova assunzione. Perché le mani sono uguali, perché gl'italiani sono uguali agli immigrati e non a parità di prezzo si preferisce risparmiare.
Questo per quanto concerne gl'immigrati che trovano un lavoro (in nero), ma per chi non lo trova, ed è supponibile visto lo stato in cui il nostro Stato versa, cosa fa? Altra frase definita banale: delinquono. E sì delinquono. Basti pensare che secondo i dati CENSIS del 2010 le carceri italiane sono rifornite di delinquenti al 37% da stranieri. Insomma bisognerebbe riflettere, perché c'è davvero pericolo che l'anitisemitsimo evolva in questo paese di frontiere. La lotta alla sopravvivenza si sa porta a strani e inimmaginabili, brutte, conseguenze. Si potrebbe arrivare addirittura all'invocazione di una guerra civile e, se si continua così la strada imboccata, percorsa a breve sfocia proprio in una risoluzione tragica, non c'è da scherzare, né da banalizzare, questo conviene sia agli italiani e sia agli stranieri.
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