martedì 7 dicembre 2010

Coincidenze che emigrano bui pensieri. Gli immigrati cattivi.

     Le coincidenze a volte portano a pensare cose brutte, le coincidenze fanno pensare, quasi matematicamente. Le coincidenze in questi giorni ci hanno fatto riflettere su una (se vogliamo) sfortunata coincidenza. Il 5 dicembre si ferma un ventiduenne marocchino (che sta per essere scarcerato) per il presunto omicidio della bambina di Brembate di Sopra Yara Gambirasio. A Lamezia Terme, sempre il 5 dicembre,  Chafik Elketani, marocchino di 21 anni, drogato alla guida della sua bella Mercedes falcia un gruppo di ciclisti, ne muoiono sette. Il 6 dicembre a Vercelli un giovane marocchino, residente in Veneto, finisce con sette coltellate Sebastiano Raeli.
Scena quotidiana
nelle frontiere carceri italiane
     Coincidenze queste che fanno subito scattare quei brutti pensieri che fanno rima con il razzismo. Fanno rima con la paura che ti avvolge nelle nuove città sempre più vuote e insicure. Sarà per questo che si pensa subito ad incolpare tutti gli immigrati regolari. Questa è una riduzione che fa scalpore e che spesso viene deprecata, ma che ad essere onesti non può essere definitivamente nascosta a vita, perché un piccolo problema sull'immigrazione l'Italia, essendo penisola bagnata da tre mari, ce l'ha. E il problema non è attribuibile al razzismo (che certamente in alcuni casi c'è), il problema è il flusso immane di immigrati, spesso irregolari che, possiamo anche dirlo, invadono la nostra patria.

     Noi pensiamo che se questi flussi non vengono regolati, in qualche modo assottigliati, la situazione andrà sempre di più a peggiorare. Se la nostra nazione non può garantire un'occupazione stabile ai propri cittadini è inimmaginabile che possa accontentare tutti gli immigrati che cercano lavoro, a meno che quest'ultimi non si accontentano di essere sfruttati, malpagati e senza sicurezza lacuna. E a vedere come vanno le cose, sembra che i suddetti scelgano senza problema la seconda opzione. Questa scelta porta a delle conseguenze sull'economia e sulla possibilità d'occupazione un problema che può essere definito anche grave e non come molti dicono: banale e generico. Il problema  e che effettivamente gli immigrati aiutano l'economia malavitosa in Italia (paese che ne ha molta), e che riducono di molto il prezzo delle buste paghe degli operai italiani, oltre che le possibilità di nuova assunzione. Perché le mani sono uguali, perché gl'italiani sono uguali agli immigrati e non a parità di prezzo si preferisce risparmiare.
     Questo per quanto concerne gl'immigrati che trovano un lavoro (in nero), ma per chi  non lo trova, ed è supponibile visto lo stato in cui il nostro Stato versa, cosa fa? Altra frase definita banale: delinquono. E sì delinquono. Basti pensare che secondo i dati CENSIS del 2010 le carceri italiane sono rifornite di delinquenti al 37% da stranieri. Insomma bisognerebbe riflettere, perché c'è davvero pericolo che l'anitisemitsimo evolva in questo paese di frontiere. La lotta alla sopravvivenza si sa porta a strani e inimmaginabili, brutte, conseguenze. Si potrebbe arrivare addirittura all'invocazione di una guerra civile e, se si continua così la strada imboccata, percorsa a breve sfocia proprio in una risoluzione tragica, non c'è da scherzare, né da banalizzare, questo conviene sia agli italiani e sia agli stranieri.

Nessun commento:

Posta un commento