martedì 28 dicembre 2010

Liberate la stampa dalla libertà di stampa.

Ma quale libertà di stampa si ha in Italia? Una libertà che è avulsa da un qualsiasi codice etico e professionale. Una libertà di accusare senza filtri di verità o di attestazioni. Questa signori non è libertà di stampa, questo è un uso squadristico dell'informazione. Non vi sono giornali, nel nostro paese, obiettivi, ma giornali che usano obiettivi quello per neutralizzare il nemico. Quello di affossare l'altra parte politica. Ogni giornale è finanziato oltre che dallo Stato (e quindi dai cittadini) anche dai partiti politici, così la politica italiana, che non ha poi tanto da vantarsi, si scontra invece che nel parlamento sulle testate giornalistiche e sulle televisioni private e pubbliche.
     Questo vale sia da una parte che dall'altra, ovviamente, oggi tocca a Fini, bersagliato da Libero, domani toccherà a Berlusconi bersagliato dall'Unità, insomma sembra di udire la celebre frase: "Sotto a chi tocca". Questa è tutt'altro che libertà di stampa ma incatenamento della libertà nella stampa. Nel giornalismo non è libero chi dice ciò che gli pare, è libero chi professionalmente ed eticamente scrive di cose scoperte per il bene del paese ed è libero di poterle pubblicare.

     Per il 2011 auspichiamo che i giornali, la tv, l'informazione tutta si liberi da questi opprimenti ordini editoriali (o meglio dire diktat politici). Auspichiamo che si parli dei veri problemi del paese, che si facciano inchieste sociali, morali e culturali. Insomma auspichiamo che con il 2011 si apri una stagione di mera informazione che lasci da parte il gossip e le frivole notizie da casalinghi (con tutto il rispetto per i casalinghi). Un'informazione libera dalla stampa al posto di questa libertà di stampa.

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