domenica 21 novembre 2010

IL NOIR DELLA SIGNORA IN NERO-Il delitto della domenica

Sono le 21, Concetta 45 anni, è in casa, da sola dopo che il marito e il figlio sono usciti. La signora indossa una maglia nera e pantaloni dello stesso colore. All'improvviso uno squillo. Stasera la signora non aveva in programma di uscire, ma dopo questa telefonata, Concetta prende il giubbotto, ovviamente nero, la borsa, nera, e le chiavi della macchina: una Mercedes nera.
Da quel momento,  dopo che la signora lascia Voghera, alle 23 dell'11 dicembre 2000, di lei si perderanno per sempre le tracce.

Concetta quella sera è svanita nel buio. E nessuno sa dove sia andata, né chi l'abbia chiamata e non ha lasciato nessun messaggio. I figli e il marito, Attilio, dicono che Concetta non aveva nessun motivo per andarsene, tant'è vero che non ha fatto i bagagli e ha a casa ancora tutti i suoi effetti personali, quindi le sarà capitato di sicuro qualcosa.
   Ma torniamo alla sera di dicembre. Perchè Concetta è uscita? Perchè la signora è una noleggiatrice d'auto e all'occorrenza anche autista, ergo, come sostiene il marito, non vi è alcunché di strano che Concetta abbia preso una corsa serale su appuntamento, un cliente che ha urgente bisogno di spostarsi e richiede auto e autista. Chi meglio di Attilio lo può capire, dato che anche lui è del settore, precisamente è tassista.
Ma quando all'indomani si scopre che Concetta non  rientrata a casa, cominciano le ansie, le ricerche e alla fine si denuncia la scomparsa.

Una cosa è certa, la signora doveva conoscere la persona che l'ha chiamata: lei era una tassista prudente e mai avrebbe accettato una corsa di notte da un cliente sconosciuto. Ma dopo quattro giorni, ecco che si infittisce il noir. Il marito, che ha portato col taxi a Milano dei clienti, non crede a i suoi occhi. In piazza XXIV maggio c'è la Mecedes nera della moglie. Attilio si avvicina subito, ma è chiusa a chiave. Quindi rientra di corsa a Voghera, prende il duplicato delle chiavi, torna subito a Milano, riprende l'auto che parcheggia poco lontano da casa in modo da non <allarmare> i figli, già molto preoccupati.
   Gli inquirenti non hanno molti elementi a disposizione, ma hanno scovato la chiamata: è giunta alle 23:03, da un telefono pubblico a poca distanza dal casello di Casei Gerola, sulla Genova-Milano, con una scheda prepagata. Ed il telepass della Mercedes ritrovata segnala un ingresso autostradale alle 23:35 e un'uscita alla barriera di Milano venti minuti dopo. E' tutto, poi il buio.
   Però qualcosa non torna: le chiavi dell'auto. In casa ne avevano tre copie. Una la signora, una il marito Attilio, la terza il figlio maggiore. Gli agenti hanno ritrovato le chiavi di Concetta nel cassetto della mecedes recuperata a Milano. Ma la macchina recuparata a Milano era chiusa a chiave dall'esterno. La Mercedes fa sapere che nessuno può avere una quarta chiave, previa richiesta scritta che negli archivi non risulta.

Così la famiglia di Concetta finisce tra gli indagati. Passano più di due mesi e la storia di Concetta assume sempre più i contorni di un noir. E' il 21 di febbraio, quando alla questura di Voghera arriva una busta contenente i documenti della donna, un cellulare e una carta di credito. Intanto il marito è certo che la moglie se ne sia andata di sua volontà, tanto che la denuncia di abbandono del tetto coniugale.
I sospetti si concentrano sempre più su Attilio, anche se quella sera ha un alibi di ferro: era a cena col figlio, quella sera. Ma gli inquirenti, armati di pazienza scoprono qualcosa. Da indiscrezioni, si viene a sapere che Attilio avrebbe offerto a un tale 25 milioni di vecchie lire per far sparire la moglie. Anche i figli cominciano a credere a questa mesta ipotesi. La chiave di volta arriva a oltre due anni dalla sparizione e dopo 8273 intercettazioni telefoniche. Grazie alla scheda prepagata, usata per chiamare la signora quella sera: hanno controllato altre utenze contattate con quella scheda e sono risaliti a tal Giovanni Caruso, pluripregiudicato e al momento in carcere per un altro reato. Caruso si scopre essere amico di Attilio. Gli inquirenti hanno ascoltato per oltre un anno le telefonate dei due uomini, e durante una di esse si accerta la verità.
Quella notte la donna fu chiamata da Caruso, che si finse un cliente, e una volta giunta a Milano fu fatta sparire, tra la zona di Assago e via Ripamonti, dove fino alle due di quella notte, il cellulare di Caruso ha segnato la presenza del proprietario.

Ma i figli di Concetta, non sapranno mai con certezza come siano andate le cose, perchè il corpo della madre non sarà più ritrovato. Nè il mandante, Attilio, nè l'esecutore, Caruso, confesseranno mai, ma ciò non eviterà loro una dura condanna: 30 anni al marito, ergastolo per Caruso.
Questa è la storia di Concetta, che in una nera  sera di dicembre, vestita di nero, esce con la sua auto, nera, e sparirà nel buio, diventanto protagonista, suo malgrado, di un caso di cronaca. Cronaca, ovviamente nera.

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