martedì 30 novembre 2010

Mario Monicelli ha atteso la fine della cultura ed è partito, per sempre.

"Caro Mario te ne sei andato pure tu!", così esclamerà il popolino. Chissà cosa dirai lassù quando ti chiederanno: Ma è vero? E' possibile che in Italia sono così regrediti. Che la cultura è vista come nemica numero uno? E tu sorridendo gli risponderai: "Fatti loro, non vedevo l'ora di venirvi a trovare, forza su mettiamo insieme un bel progetto e iniziamo a girare".

     Mario Monicelli, che in questi giorni aveva appoggiato le proteste contro i tagli alla cultura e al cinema italiano se ne va, il suo corpo ovviamente, perché la sua anima Mario la lascia per sempre qui, nella sua nazione che tanto ha amato come tanto l'ha odiata. Come in un suo film ha lasciato la sua gente volando via a 95 anni.
Mario Monicelli
  
 Si può difatti dire che, come Garibaldi, Monicelli ha fatto la storia d'Italia e creato, cosa che il generale Garibaldi non fece, gli italiani, alcuni italiani che come in uno specchio si specchiavano nei suoi film, studiando la propria identità, il proprio corpo. Gli italiani erano quelli che Monicelli. con altri grandi del suo  calibro come Fellini, Pasolini e Risi, metteva in scena su quel grande schermo che per decenni fece incantare gl'italiani. Ma adesso tutto è finito, per un Monicelli non c'è più posto. Non c'è più il cinema quello vero, quello che serviva a fare d'autocritica, da catarsi, che serviva, perchè no, a distrarsi piacevolmente a svagarsi intelligentemente. In questo secolo donato alla volgarità non c'è angolo che possa ospitare un briciolo di cervello che ragioni produttivamente.

     Questo è un mondo che non faceva per uno come Mario, per la verità già da un po' di tempo, ma noi siamo convinti che non se ne sia andato prima e ha resistito fino a 95 anni per spiegare la fine, la fine di tutta la cultura italiana e dell'Italia agli amici del piano di sopra, per questo non ha atteso i 150 anni dell'unità, ne aveva di cose da raccontare e possiamo giurarci ne avranno da ridere lassù, i migliori, quelli che non ritorneranno mai più.
   Ciao Mario di te si parlerà sempre troppo poco per spiegare chi veramente sei stato.

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