"I rifiuti noi li rifiutiamo e li doniamo a voi che li smaltite, per quella che si chiama solidarietà". Hanno risolto il problema rifiuti in Campania, la provincia di Napoli ha trovato il giusto stratagemma, quello che anticipavamo noi nell'articolo del 3 novembre.
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Uno scorcio di Napoli, oggi |
Come al solito hanno vinto i facinorosi, quelli intransigenti, quelli che se non si fa come si dice loro si arriva ad usare la maniere forti condite da bombe ed altre minacce simili. La provincia di Napoli, si affida al presidente della regione Stefano Caldoro che a sua volta si affida alle altre province campane, quelle virtuose, quelle che si sono responsabilizzate sul tema della raccolta differenziata.
Alla fine, quindi, a pagare le colpe di chi proprio non vuole fare né raccolte differenziate, né vuole incenerire i propri rifiuti, ma solo nasconderli sotto un lembo di terra, l'importante, però, che la terra non sia la propria, dicevamo chi paga le colpe degli irresponsabili, sono i responsabili. La solita storia italiana dell'arrangiarsi "a come cavolo va"!
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Stefano Caldoro, Presidente
regione Campania. "Il solidale" |
Questa che si chiama irresponsabilità, il presidente della Regione campana la vuole far passare sotto nome di "solidarietà". Beh... la solidarietà che noi conosciamo è fatta di ben altre azioni. La solidarietà si fa per chi è malato, per chi non ce la fa, non per chi non vuole fare un qualcosa che può benissimo fare. Quella non è solidarietà, caro Caldoro. A noi non convince assolutamente questo suo dire, per non parlare del suo fare. Questo è un fare che
de-responsabilizza chi già è irresponsabile, è un giustificare la strafottenza, altro che solidarietà. E' un fare che va contro una risoluzione dell'eterna, e ormai farsesca, emergenza rifiuti in Campania (che è, in realtà, emergenza napoletana). E' dire: "non vi preoccupate di riciclare, di smaltire, di valorizzare la vostra immondizia. C'è chi lo fa per voi! Chi non lo farebbe per solidarietà umana?" Già, solidarietà, bella scusa.
Difatti supponiamo che tutte le province decidono in toto di non smaltire in nessun modo i loro rifiuti. Supponiamo che una sola di quelle province per spirito "solidale", come lo definirebbe Caldoro o chi per egli, accettasse di aiutare le province. Cosa ne sarebbe di quella provincia in solo cinque anni? Un immensa distesa di rifiuti a cielo aperto coperta di terra mista a fango. Questa è solidarietà? O è approfittarsi della solidarietà altrui. Più che solidarietà non sarebbe meglio definirla come una sorta di immolazione, se non martirio. Ecco cos'è, dunque, signor Caldoro e signor Cesaro, la vostra beneamata solidarietà, un misto tra strafottenza e immolazione altrui.
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