venerdì 12 novembre 2010

L'Italia e i federalisti del proprio orticello


Cartina dell'Italia del 1848.

L'Italia si sta preparando a diventare federalista. Un'idea che può prendere spunto dal politico italiano Carlo Cattaneo, che già a metà dell'Ottocento asseriva la possibilità di creare uno stato federale. I suoi enunciati politici-sociali furono fondamento del primo pensiero federalista europeo. Ma i suoi concetti di solidarietà, come base del federalismo, sono le fondamenta su cui si sta poggiando il nostro federalismo? Siamo pronti a questo cambiamento radicale?

Carlo Cattaneo
Oggi è già possibile intrave-dere i primi segnali di come potrebbe essere questa nuova, stupefacente, esperienza politica. Tra i pochi, per adesso, poteri demandati alle province o alle regioni vengon fuori notizie strabilianti. le strisce pedonali che diventono di tutti i coloti. Province che prevedono l'obbligo della catene a bordo in certi periodi e altre non. Causano dei simpatici disagi agli individui che si mettono in strada negli ultimi tempi. Fin quando questo si limiterà alle strade "italiane", il problema è ancora guaribile. Quantomeno recuperabile. Ma cosa faremo se questi problemi s'inestassero nella vita quotidiana e in faccende più serie.
  La sanità ci dà un grosso esempio, visto che è stata il primo settore ad essere federalizzato dal 2001, in questo senso, in parecchie regioni, da meno di un mese, al codice bianco del Pronto Soccorso si deve sborsare una cifra che arriva a toccare i cinquanta euro in Campania. Quindi si sollecita i cittadini ad inventarsi medici, prima di andare al Pronto Soccorso, e capire se quel che sta avendo è un nfarto o una suggestione psicologica. Quante persone rischieranno la vita? Chi si prenderà la responsabilità? Di certo non quelli che hanno portato un debito saniatrio di 4 milioni di euro. Per questo viene da chiedersi ma siamo proprio pronti ad avviare il federalismo in questa nazione che, non si deve mai dimenticare per giustizia storica, fu unita coattamente, con forza e che un'unità vera non l'ha forse mai avuta? Il federalismo è utile in un paese con dei politici responsabili che in una sorta di concorrenza di capacità politica si aggironino e migliorino sempre di più le infrastrutture, le tecnologie, la sicurezza ecc.
   Il punto è proprio questo. L'Italia è pronta per dividersi in federazioni?

Da giorni in Italia si discute su chi ha più bisogno d'aiuto. La domanda cardine che viene proponata è: Bisogna aiutare prima i veneti ad uscire fuori dall'emergenza alluvione o far risorgere Pompei da anni abbandonato alle incurie degli esperti che avrebbero dovuto vigilare sugli scavi?
   Questa è l'alba di un'Italia che va verso il federalismo. Un federalismo, come si può valutare dal suddetto, privo di solidarietà tra le varie regioni. Un federalismo, per capirci, che contrasta con quello di tutti gli altri stati federali del mondo in primis gli U.S.A.

Alluvione del Veneto
    Buttandola sul patetico i politici cercano di deviare l'acqua al loro mulino. Si discredita il valore della Schola armatorum, per difendere il proprio diritto a ricevere aiuti economici e tecnici per riemergere, letteralmente, dall'emergenza veneta dell'alluvione. Come se dire che gli scavi non valgono nulla, in quanto pietre dell'antichità che prima o poi si sa, debbono cadere, darebbe più risalto al tragico stato in cui si è ritrovata la regione Veneto. La tragedia è tragedia e, nulla può sminuirla, nemmeno i media che, addirittura, sono stati colpevolizzati per non essere stati presenti assiduamente sui luoghi della calamità naturale. Come se adesso tutto ciò che non appare in tv, non esiste. Non sono più i politici locali, le associazione di volontariato a fare da medium con lo stato, garantendo così la sicurezza sociale, ma la televisione in persona che farebbe da tramite a queste richieste di pronto soccorso.

    Insomma crediamo che ci voglia quantomeno un po' di serietà in questa nazione che si prepara, perdipiù, a diventare federale. Senza una dimostrazione di maturità, innanzitutto individuale, non mi fiderei nella decentralizzazione statale. Che fiducia si può avere in una classe dirigente che gestisce il pubblico denaro, le calamità con un campanelismo sfrenato. Succederebbe che il paese dell'assessore sarà sempre più garantito di quello che di assessori non ne ha. Ci sarà sempre un paese più federalista di un altro. Come dire: "L'erba del nostro vicino è sempre meno verde della nostra".

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